Cosa comporta dichiarare il falso ad un pubblico ufficiale? Tutto quello che non sapevate - - Il Caffe Web

Cosa comporta dichiarare il falso ad un pubblico ufficiale? Tutto quello che non sapevate

Quando si viene in contatto con un pubblico ufficiale, come prima cosa bisogna mantenere un comportamento educato e rispettoso: in secondo luogo è reato fornire falsa dichiarazione, pena la reclusione da uno a sei anni nei casi più gravi. Questa tematica è regolamentata dall'art. 45 del codice penale, nello specifico dei delitti contro la fede pubblica e della falsità personale.
Andiamo a scoprire nel dettaglio in cosa consiste il reato di falsa dichiarazione e testimonianza ad un pubblico ufficiale, degli effetti e delle responsabilità penali che ne conseguono.

 

Un reato molto grave e interdisciplinare

Per ogni dubbio e perplessità il cliente può consultare il sito Consulenza Legale Italia, uno studio online di avvocati specializzati in diritto di varie branche, in questo caso penale.
Questo tipo di reato prevede un'azione plurioffensiva, visto che l'oggetto che viene tutelato non è solamente la fede pubblica, ma anche la pubblica amministrazione. Il comportamento illecito consiste sostanzialmente nel dichiarare la falsa identità ad un pubblico ufficiale come un agente di polizia o un carabiniere: la bugia non deve essere necessariamente attestata in un atto pubblico ma produce reato punibile dalla legge anche solo oralmente.
Esiste reato non solo con false dichiarazione pubblico ufficiale, ma anche nel caso delle cosiddette altre qualità che non devono avere obbligatoriamente effetti giuridici, ma solo una potenzialità in nuce di tali effetti giuridici.

In parole povere, non serve che la falsa testimonianza/dichiarazione abbia rilevanza giuridica e non importa perché è stata fatta!

È importante sottolineare che si tratta di un reato di pericolo, quindi il comportamento non deve per forza generare un vantaggio per chi dichiara il falso.
Siamo di fronte anche ad un reato istantaneo che viene commesso nel momento stesso in cui la persona commette la falsità.

 

Il carattere di dolo generico alla propria persona

Nel momento in cui l'individuo commette questo reato e dichiara falsità di identità e delle cosiddette altre qualità, effettua un dolo generico alla propria persona, nel momento stesso in cui testimonia un nome falso, un'età differente, uno stato coniugale, la professione e la residenza non veritieri.
Dichiarare il falso può capitare in tante occasioni e spesso non si capisce il rischio: è importante ricordare che consiste di reato penale e si incorre nel carcere.

Continuiamo questa guida elencando le varie occasioni in cui bisogna prestare attenzione: cosa si rischia davvero?

Cosa comporta dichiarare il falso a pubblico ufficiale, anche in caso di concorso pubblico

Dichiarare il falso ad un pubblico ufficiale costituisce reato e quindi si rischia il carcere: questo può accadere verso un poliziotto, un carabiniere, un funzionario pubblico, ma anche verso il controllore dei biglietti del treno.
È necessario fare molta attenzione quando si partecipa ad un concorso pubblico e si dichiarano le proprie generalità, oppure quando si testimonia in un processo: le conseguenze possono diventare davvero severe.

 

Per la legge, quali sono i pubblici ufficiali?

La legge dichiara che vengono considerati pubblici ufficiali tutte quelle persone che, di fronte alla legge penale, esercitano una funzione legislativa, amministrativa oppure giudiziaria, sempre ai fini dell'interesse pubblico.
In sintesi, un pubblico ufficiale svolge un ruolo formale, sia civile che militare. Ad esempio, rientrano nella categoria non solo le forze dell'ordine e gli agenti della polizia, ma anche gli insegnanti, i docenti universitari e i funzionari pubblici come le persone che lavorano nell'amministrazione degli uffici del Comune, alle poste, all'anagrafe, eccetera.
È reato mentire anche ad un pubblico ufficiale come il controllore dei biglietti del treno o di un comune autobus urbano.
Si dichiara falsità riguardo la propria identità (nome e cognome), lo stato (ad esempio se coniugato o single), altre qualità come la residenza e la professione.

 

Cosa si rischia

Dichiarando il falso si rischiano da uno a sei anni di carcere, almeno due per tutte quelle persone che commettono reato all'interno di particolari indagini e investigazioni (omicidi, cronaca nera, inchieste di mafia). In questi casi la pena è ovviamente più severa, non a caso negli USA è consuetudine giurare ancora su un testo sacro come la Bibbia.